
La missione della catechesi è far risuonare la Parola di Dio per “svegliare” chi l’ascolta. L’iscrivere il proprio figlio al catechismo significa permettergli, attraverso il vangelo, di riflettere sulle domande che si pone sul mondo e su Dio. La catechesi si rivolge a tutti perché si può diventare cristiani a qualsiasi età, ma il periodo di catechismo è dedicato essenzialmente ai bambini, battezzati o no, che hanno tra 8 e i 13 anni.
Il gruppo si riunisce intorno a un adulto in un giorno della settimana, per poi raduna tutti insieme alla celebrazione eucaristica della domenica.
Cominciare un cammino.
In passato, il catechismo era un passaggio educativo obbligato. Inserito nel riitmo scolastico, spesso, fino alla prima XX secolo, si riduceva a essere una materia da imparare a memoria.
Oggi si insiste sul tempo di maturazione necessario per diventare cristiani. Il catechismo non obbliga a credere, ma fornisce ai bambini gli elementi per scoprire Gesù Cristo e i valori che esprime attraverso il vangelo, e ad affezionarsi Lui.
È un periodo di iniziazione che apre un cammino. Il catechista stesso, come ogni cristiano, percorre il suo cammino di fede.
Essere responsabili di tutto l’essere.
Naturalmente il progetto educativo della catechesi consiste nel far conoscere Dio, ma ciò non avrebbe senso se non fosse al servizio della crescita dell’essere nella sua interezza. I catechisti si sentono quindi coinvolti nel quotidiano del bambino e prestano particolare attenzione ai traumi affettivi che potrebbe subire.
Formarsi un’interiorità
Incoraggiare la vita interiore dei bambini, in particolare insegnando loro il raccoglimento e la preghiera, è uno dei principali obiettivi della catechesi. Il bambino viene così invitato a interrogarsi su quello che prova davanti a un avvenimento, facendo così aumentare quello spazio interiore fatto di solitudine, di pensieri e d’immaginazione. Nessuna risposta formulata da un adulto potrebbe stimolare un simile progresso del bambino e della sua libertà.
Affrontare i problemi esistenziali.
Molti genitori sono disorientati davanti alle domande poste dai propri figli, che li rimandano alle loro stesse domande. Ancora più difficile, davanti a un evento drammatico, dare un po’ di speranza. “perché tutti dobbiamo morire?”. Per i catechisti è essenziale lasciar emergere le domande che nascono in loro. A volte i testi biblici stimolano i bambini a fare altre domande sulla complessità della vita, e danno loro l’occasione di camminare insieme per trovare delle aperture, o per tranquillizzarsi ………
Il catechismo si vive!
I metodi pedagogici del catechismo si sono radicalmente evoluti. Ormai, si tratta soprattutto di far scoprire che la fede non significa soltanto sapere delle cose su cristo, ma un modo di vivere con lui giorno dopo giorno. Il bambini dai 8 ai 13 anni hanno il gusto della sperimentazione e oggi vengono molto sviluppate le attività di gioco collettivo, di cui vanno matti. Se i suoi obiettivi sono ben definiti, il gioco può diventare un luogo speciale di evangelizzazione e di rivelazione di sé, degli altri e di Dio.
Camminare con gli altri credenti.
Non si accede soltanto alla fede. Il catechista offre una compagnia spirituale al bambino: lo invita tramite le celebrazioni liturgiche, affinchè la sua giovane fede si radichi in quella della Chiesa. È importante che i bambini possono incontrare i cristiani che si riuniscono per la messa domenicale.
Se lo iscrivo sarò obbligato a impegnarmi?
Molti genitori pensano che il catechismo riguardi soltanto il bambino e il catechista!. Interessarsi a quello che il bambino fa al catechismo significa semplicemente accompagnarlo in un’attività in cui si realizza, come nel coro o nello sport. Il catechismo può essere una fase importante se il bambino decide di ricevere un sacramento. Miglior catechismo è la nostra testimonianza e la nostra coerenza. Chiediamo allora di camminare con tutta la comunità far conoscere il volto luminoso del Cristo. Anche noi abbiamo bisogno di crescere nella fede giorno dopo giorno. In realtà, vi si chiederà di partecipare alcuni incontri. Perché non provare?